
ALLA RICERCA DELLE MASCHERE PERDUTE
Testo e regia di Gianpietro Liga
Con Alice Bettinelli e Gianpietro Liga
Tecnico audio - luci Luca Massaroli
Il giorno di carnevale si avvicina e tutti i costumi più belli sono già stati affittati o venduti, non più un mostro a disposizione, costume da robot nemmeno l’ombra e adesso che fare?
La piccola Alice è disperata, aspettava con ansia il carnevale, non vedeva l’ora di partecipare insieme a tutti i suoi amici alla classica sfilata annuale, ma adesso, senza vestito, come può andarci?
E sì, per colpa della mamma, che non aveva mai tempo di portarla al negozio, adesso è rimasta senza il vestito, a dire il vero la sua mamma un costume glielo ha proposto, ma è un personaggio sconosciuto, non ne esiste un cartone animato e non ha i super poteri, che razza di costume è?
Piange disperata ma l’incontro con uno strano signore le farà capire come in realtà il costume proposto dalla madre sia speciale perché appartiene alle maschere della commedia dell’arte.
Il vestito di Arlecchino
Per fare un vestito ad Arlecchino
ci mise una toppa Meneghino,
ne mise un’altra Pulcinella,
una Gianduia, una Brighella.
Pantalone, vecchio pidocchio,
ci mise uno strappo sul ginocchio,
e Stenterello, largo di mano
qualche macchia di vino toscano.
Colombina che lo cucì
fece un vestito stretto così.
Arlecchino lo mise lo stesso
ma ci stava un tantino perplesso.
Disse allora Balanzone,
bolognese dottorone:
“Ti assicuro e te lo giuro
che ti andrà bene li mese venturo
se osserverai la mia ricetta:
un giorno digiuno e l’altro bolletta!”.
Gianni Rodari
Lo spettacolo è rivolto alle scuole materne e primarie, per far conoscere ai bambini dei nostri tempi le maschere della commedia dell’arte, maschere dal sapore antico che i nostri bambini ignorano.
Esigenze tecniche : lo spettacolo può essere fatto ovunque è sufficiente che sia oscurabile.


